La guerra del lupo - di Bernard Cornwell
Un altro bellissimo romanzo storico dell'Inghilterra, come tutti i romanzi di Bernard Cornwell, uno dei miei preferiti, che unisce al romanzo molte note storiche.
Un altro bellissimo romanzo storico dell'Inghilterra, come tutti i romanzi di Bernard Cornwell, uno dei miei preferiti, che unisce al romanzo molte note storiche.
Tante brevi storie di donne, tutte molto belle ed emozionanti.
"A cosa pensa una donna quando lascia qualcuno?
Quando si innamora senza scampo?
Quando non viene ritenuta all'altezza, quando le dicono che è troppo o troppo poco, quando le sembra di non capire una figlia, o una madre, quando comprende la fragilità di un padre, quando rifiuta destini già scritti o quando invece li accoglie, quando cerca di cavare il meglio che può dal poco che ha, quando viene ferita, tradita, umiliata , derisa, quando si ammala e il mondo la ignora o quando ha paura e nessuno la sente?
Quando è triste o felice o arrabbiata o risoluta o crudele?
(...)
A cosa pensa una donna quando, assordata dalle voci di tutti, capisce all'improvviso di avere soffocato la propria? Di non essersi mai davvero prestata ascolto?
Cos'hai pensato, tu, la mattina o il pomeriggio o la notte in cui, per la prima volta, lo hai capito?"
Illuminante. Istruttivo. Bello.
“E se riesco a vedere il razzismo che si insidia nella nostra società, è perché la mia pelle è un filtro sufficiente per scorgerlo. Per questo se una persona nera ti racconta un episodio di razzismo è altamente probabile che tu non lo comprenda, perché la tua pelle bianca ti ha protetto dall’avere un’esperienza simile.”
"I suoi genitori mi tolleravano.
Come farebbero bravi genitori assai democratici a livello sociale.
Erano pazienti con il figlio in questioni di cuore.
Loro immaginavano, io immaginavo, che fosse una fase. Perchè prolungarla con attenzioni negative?
E quindi assecondavano la situazione.
L'accettavano di buon grado - e anche me, apparentemente".
Russia. Un istituto. Due fratelli.
La storia di Kola, che è anche quella di molti altri bambini, soli, abbandonati, in attesa di qualcuno che doni loro un po’ d’amore.
Bello, un po’ lento, forse, all’inizio, ma si riscatta alla fine.
Buongiorno Arianna concordo con te sul fatto che la presenza del forum e delle recensioni non è visibile: è necessario che compaia un link in home page che ci possa indirizzare lì.
Io ci sono capitata per caso partendo dalla prenotazione di un romanzo - ma credo sia utile anche il percorso inverso, cioè partire dalle recensioni degli altri lettori per farsi incuriosire da un libro, leggendo il parere di un altro iscritto.
Sono commossa.
Un libro delicato, la storia di vite intrecciate dalla Storia, che “ti piomba in casa, ti guarda in faccia e ti chiede spiegazioni”.
“Viva la libertà. Sempre.”
Bellissimo saggio che parla di come l'uomo dall'antichità ai giorni nostri ha sempre dovuto utilizzare l'acqua per crescere e sviluppare una civiltà più progredita, dall'utilizzo per irrigazione, all'uso di centrali idroelettriche per cercare energia fino alla dissalazione.
"Vittime innocenti" è l'ultimo romanzo pubblicato della serie con protagonista la detective Kim Stone: io non lo sapevo, l'ho scelto, letto ed apprezzato in sè.
Non è necessario leggere i precedenti, anche se qua e là ci sono riferimenti ai casi descritti nei romanzi già pubblicati: questo romanzo è bello ed avvincente, mi è piaciuta molto l'ambientazione nel prestigioso college inglese e la descrizione delle case (Cuori, Quadri, Picche e Fiori) in cui sono divisi gli studenti, le regole rigide e la condotta di comportamento in ognuna.
Bello! Lo consiglio!
E' sempre bello leggere Joel Dicker - che ormai è uno dei miei autori preferiti.
Ha una grande capacità di costruire storie con continui flaskback che danno alla struttura dei suoi romanzi movimento e quindi non annoiano mai.
In questo romanzo ci sono frequenti riferimenti al "Libro dei Baltimore" ed a "La verità sul caso Henry Quebert" - che ho pure amato tantissimo (e forse un pochino preferito), e di cui Dicker suscita nostalgia.
... e fino a poche decine di pagine dalla fine non capivo chi fosse l'assassino!
Thriller ad altissima tensione con sorprese mozzafiato - in alcune pagine indicato per chi ha uno stomaco "resistente".
Bellissima l'ambientazione nella selvaggia Australia.
Angosciante ma comunque bello. Inoltre è in parte ispirato a una storia vera
Come dal titolo del film "Parassita" si può immaginare che si tratta di una narrativa crudele della vita contemporanea.
E' un bel film che ci fa pensare come stiamo riducendo nelle nostre vite per sopravvivere in un modo sempre più competitivo. I veri valore si perdono perché contano solo i beni materiali come priorità nella vita.
Comunque ha meritato tutti i premi che ha ricevuto.
Anche se oggi sembra un storia datata e ingenua sarà sempre un classico da rivedere.
E' un film molto umano e si vede tanto della povertà che Chaplin ha conosciuto nella infanzia e gioventù.
E' un buona idea per iniziare i bambini ad approcciare ai film che hanno fatto la storia del cinema.
Un bellissimo film alla luce di oggi.
E' inspirato alla storia vera del serial killer francese Henri Désiré Landru da cui Orson Wells ha estrapolato nell'idea per il copione e successivamente Chaplin lo ha completato e eseguito.
Chaplin è magnifico nell'interpretare un personaggio ambiguo che non è buono neanche cattivo, ma vittima del destino.
E' un misto di dramma e commedia dove si ride e piange come al solito Chaplin è maestro in farlo.