Abstract: Mentre assiste sempre più perplesso alla costruzione del prestigioso Centro Beaubourg, Gustave Auffeulpin, di mestiere inventore, decide di applicare a quella monumentale celebrazione della Cultura Alta una sua recente scoperta: la contrazione molecolare tangenziale. Et voilà, l'esperimento riesce e sotto il celebre edificio si apre una voragine pari a 7 milioni di metri cubi "contratti": un profondissimo spazio verticale in cui va spontaneamente insediandosi una cultura bassa, anzi sotterranea, che si pone agli antipodi della Cultura Spettacolo-Merce-Potere glorificata ai piani alti. Così, proprio quando le Autorità s'ingozzano di canapé e salatini all'inaugurazione del Beaubourg Superiore (con la maiuscola), un'assemblea caotica, ludica e vociante inaugura sotto il loro culo un immaginifico e scatenato contro-beaubourg (con la minuscola). E sarà proprio il nostro Gustave (o il nostro Albert?) a raccontarci la spassosa e sgangherata utopia che prende vita in quei tenebrosi sotterranei, delineando passo passo in tutta la sua ricchezza e contraddittorietà quella che è in realtà una più che realistica cultura autogestionaria. Senza regole, senza soldi, senza sponsor… e senza capi.
Titolo e contributi: Sotto il Beaubourg
Pubblicazione: Eleuthera, 30/08/2024
EAN: 9788833022475
Data:30-08-2024
Mentre assiste sempre più perplesso alla costruzione del prestigioso Centro Beaubourg, Gustave Auffeulpin, di mestiere inventore, decide di applicare a quella monumentale celebrazione della Cultura Alta una sua recente scoperta: la contrazione molecolare tangenziale. Et voilà, l'esperimento riesce e sotto il celebre edificio si apre una voragine pari a 7 milioni di metri cubi "contratti": un profondissimo spazio verticale in cui va spontaneamente insediandosi una cultura bassa, anzi sotterranea, che si pone agli antipodi della Cultura Spettacolo-Merce-Potere glorificata ai piani alti. Così, proprio quando le Autorità s'ingozzano di canapé e salatini all'inaugurazione del Beaubourg Superiore (con la maiuscola), un'assemblea caotica, ludica e vociante inaugura sotto il loro culo un immaginifico e scatenato contro-beaubourg (con la minuscola). E sarà proprio il nostro Gustave (o il nostro Albert?) a raccontarci la spassosa e sgangherata utopia che prende vita in quei tenebrosi sotterranei, delineando passo passo in tutta la sua ricchezza e contraddittorietà quella che è in realtà una più che realistica cultura autogestionaria. Senza regole, senza soldi, senza sponsor… e senza capi.
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